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17 su 32 incontri dell'edizione più combattuta di sempre nella storia della Ryder Cup finirono all'ultima buca. A punteggio pari, all'inizio dell'ultima giornata, la Gran Bretagna vinse cinque degli otto singoli mattutini. Ma gli Stati Uniti si ripresero rapidamente, vincendo quattro dei sei incontri pomeridiani e riequilibrando il punteggio. Nell'incontro tra Brian Huggett e Billy Casper, Huggett pareggiò imbucando un putt da un metro e mezzo.

Toccò all'ultimo gruppo, composto da Tony Jacklin e Jack Nicklaus, decidere la Ryder Cup. I due, all'inizio dell'ultima buca, si trovavano a uno stallo. In uno dei momenti di maggiore sportività nella storia del golf, Nicklaus, alla sua prima Ryder Cup, mandò a segno un putt di ritorno da un metro e mezzo, per poi concedere un putt per il par da mezzo metro a Jacklin. Il loro pareggio diede luogo al primo caso di parità in una Ryder Cup: 16-16.

La squadra di Gran Bretagna e Irlanda comprendeva il debuttante Harry Bannerman, John Garner e Peter Oosterhuis. Gli americani misero in campo i debuttanti Charles Coody, Mason Rudolph, J.C. Snead e Dave Stockton. Nel frattempo, Lee Trevino si unì alla squadra nonostante le poche settimane di convalescenza passate dall'appendicectomia, mentre Billy Casper si curava un alluce che si era rotto nella notte, mentre era in cerca del bagno dell'hotel.

Casper non giocò nei singoli, ma Trevino recuperò la forma e concluse con un 4 a 1, aiutando gli Stati Uniti a ottenere la vittoria per 18,5 a 13,5. Violando le regole in modo più unico che raro, il caddie di Bernard Gallacher, rimasto profondamente colpito da un tee shot di Arnold Palmer, chiese a quest'ultimo quale mazza avesse usato per la settima buca a par 3 in un foursome della seconda giornata. Palmer rispose: "Un ferro 5". Un arbitro, non Gallacher, sentì per caso questo scambio. Tutte e due le squadre avevano raggiunto il pareggio temporaneo con dei par, quando l'arbitro chiamò entrambe da parte. Palmer e il suo partner Gardner Dickinson si aggiudicarono la buca e chiusero con un 2 up il loro incontro. Il caddie di Gallacher aveva infranto la regola 9a sul fornire consigli.

Il proposito dei padroni di casa di mettere fine alla serie di vittorie della squadra americana, giunta al settimo titolo consecutivo, stava per realizzarsi. Almeno fino all'apertura della seconda giornata di foursome. Bernard Gallacher, giocatore di Gran Bretagna e Irlanda, che aveva giocato e vinto due importanti foursome per un totale di 5,5 a 2,5 a favore degli europei, subì un'intossicazione alimentare.

Peter Butler venne convocato direttamente dal suo letto a un'ora e mezza dal primo tee shot, per rimpiazzare Gallacher e unirsi al compagno di squadra Brian Barnes. Butler rispose diventando il primo giocatore a mettere a segno una buca in un solo colpo nella storia della Ryder Cup. La mattina dei foursome fece un ace alla 16ª buca, par 3. Tuttavia, gli avversari, Jack Nicklaus e Tom Weskopf, ottennero comunque la vittoria per 1 up. Butler e Barnes persero anch'essi nei four-ball pomeridiani. Arnold Palmer e J.C. Snead vinsero per 2 up e gli americani mantennero il titolo con un totale di 19 a 13.

Jack Nicklaus arrivò al Golf Club di Laurel Valley giocando con uno stile che lui definiva "il miglior golf della mia vita". Nicklaus aveva vinto il suo quinto Masters ad aprile, il suo quarto PGA Championship ad agosto e il World Open a Pinehurst, nella Carolina del Nord. Condusse una strabiliante squadra statunitense a una schiacciante vittoria per 21 a 11. Il margine avrebbe potuto essere anche maggiore se l'inglese Brian Barnes non avesse compiuto un'impresa definita da molti storici come la più grande nella storia della Ryder Cup. Barnes superò Nicklaus non una ma due volte, nei singoli. "Mi hai battuto una volta, ma non esiste che tu mi batta una seconda", disse Nicklaus a Barnes al primo tee, prima dei singoli pomeridiani. Nicklaus iniziò con un paio di birdie e si portò subito in testa, prima che Barnes rimontasse e vincesse per 2 e 1.

La squadra di Gran Bretagna e Irlanda aveva spinto per un altro cambiamento nel formato del torneo, secondo il quale il numero di incontri doveva ridursi di circa un terzo e i punti da disputarsi diventavano 20. Questa decisione si dimostrò disastrosa, a causa dell'intervallo di 45 minuti tra gli orari di partenza che venne osservato per andare incontro alle trasmissioni televisive. La squadra statunitense saltò rapidamente in testa con un vantaggio di 3,5 a 1,5 nei foursome di apertura, e con un altro vantaggio di 4 a 1 nei four-ball della seconda giornata. Nonostante le squadre si fossero divise equamente i singoli per 5 a 5, gli Stati Uniti vinsero il loro 10° titolo consecutivo alla Ryder Cup, stavolta con un margine di 12,5 a 7,5. L'inglese Sir Nick Faldo gareggiò malgrado la mononucleosi e vinse tutti e tre i suoi incontri. Il suo conterraneo Peter Dawson divenne il primo mancino a giocare per una delle due squadre. Questa fu l'ultima Ryder Cup prima di un notevole sconvolgimento che causò un enorme aumento di popolarità e di equilibrio competitivo in seno all'evento.

Durante la Ryder Cup del 1977, i funzionari della PGA americana e di quella britannica si riunirono per discutere circa la possibilità di ammettere alla competizione anche i giocatori dell'Europa continentale. Jack Nicklaus fece il suo discorso in favore di questo cambiamento durante la gara, in un incontro con Lord Derby. L'atto costituivo originale, il Deed of Trust, siglato tra Samuel Ryder e la PGA britannica, venne così emendato e, all'inizio del 1979, iniziò un nuovo capitolo nella storia della Ryder Cup.

Con gli europei continentali ammessi alla Ryder Cup, la modifica finale al formato portò i punti totali da disputarsi a 28, con otto foursome, otto four-ball e 12 singoli. La nuova squadra europea godeva della spinta data dal gioco di Sir Nick Faldo, che concluse con un 4 a 1. Ma fu l'americano Larry Nelson a fornire la prestazione migliore, con un 5 a 0. Nelson sconfisse lo spagnolo Seve Ballesteros in quattro incontri, portando gli americani a vincere per 17 a 11.

Ballesteros e il conterraneo Antonio Garrido furono i primi europei continentali a essere selezionati per una Ryder Cup. Fu la prima edizione in cui ogni squadra usò la "busta", un sistema secondo cui ogni capitano inserisce il nome di un giocatore in una busta sigillata, nel caso in cui uno dei due gruppi venisse ridotto a 11 giocatori a causa di infortuni o altro. Il risultato fu mezzo punto per ogni squadra.

Larry Nelson continuò la sua notevole corsa con altre quattro vittorie, nove nelle ultime due Ryder Cup, dando un grande impulso a una delle migliori squadre americane nella storia della competizione. Con all'attivo 36 vittorie nei Major, gli americani guadagnarono la spinta di cui avevano bisogno durante una seconda giornata abbastanza storta, e vinsero la 22ª Ryder Cup consecutiva per 18,5 a 9,5.

Gli americani misero insieme un record di 7 a 1, secondo solo al record assoluto statunitense del 1967 con un margine di 7,5 a 0,5 nei four-ball o foursome della stessa giornata. Jack Nicklaus e Tom Watson unirono le forze per ottenere tre vittorie. Nicklaus chiuse con un totale di 4 a 0. Il tedesco Bernhard Langer fece il suo debutto nella Ryder Cup, insieme agli spagnoli José María Cañizares e Manuel Piñero. Seve Ballesteros, che aveva vinto il Masters del 1980 e aveva passato gran parte della stagione di gara lontano dalla PGA European Tour, venne escluso dalla squadra europea su votazione.

Gli europei arrivarono a un passo dal mettere a segno il colpo e vincere la prima Ryder Cup su suolo americano. L'inglese Tony Jacklin capitanò gli europei e Jack Nicklaus guidò gli statunitensi, giungendo a una parità per 8 a 8 alla fine della seconda giornata. Le squadre erano ancora pari alla fine dei primi 10 incontri singoli.

La squadra europea fu tenuta a galla da una serie di prestazioni notevoli, tra cui quella dello spagnolo Seve Ballesteros, che pareggiò con Fuzzy Zoeller dopo un brillante colpo d'approccio da un bunker nel fairway della 18ª buca. Ballesteros dal bunker spedì la palla con un legno 3 a 215 metri, fino al margine del green. Eseguì un chip e putt, totalizzando un par e assicurandosi il pareggio. Molti osservatori, date le circostanze, tutt'oggi valutano il tiro di Ballesteros come uno dei migliori tiri sotto pressione nella storia del golf.

Nel frattempo, all'inizio della 18ª buca, un dogleg par 5 sinistro nel vento, Lanny Wadkins stava soccombendo per 1 down allo spagnolo José María Cañizares. Wadkins salvò la squadra realizzando un tiro d'approccio da 55 metri con il pitching wedge e arrivando a meno di mezzo metro dalla buca. Pareggiò l'incontro e regalò agli americani la vittoria per 14,5 a 13,5.