Robert MacIntyre paragona la Ryder Cup allo shinty

Il rookie di Ryder Cup Robert MacIntyre ritiene che il formato e lo spirito di squadra dell'evento biennale siano simili a quelli dello shinty, uno sport tradizionale scozzese che lui stesso pratica.

Al momento del suo primo colpo dal tee al Marco Simone Golf & Country Club, il ventisettenne sarà il primo scozzese a giocare in Ryder Cup da Stephen Gallacher a Gleneagles nel 2014.

MacIntyre si è assicurato il posto nel Team Europe tramite la European Points List, mettendosi alle spalle il tedesco Yannik Paul e il polacco Adrian Meronk, ottenendo così, insieme a Rory McIlroy e Jon Rahm, la terza e ultima qualifica disponibile.

MacIntyre tra i dilettanti vanta una nutrita esperienza di squadra che comprende la selezione per la Gran Bretagna e l'Irlanda alle Olimpiadi giovanili estive nel 2014. E la Walker Cup 2017, dove ha affrontato Collin Morikawa e Scottie Scheffler che ritroverà a Roma.

MacIntyre si è incontrato con i media mercoledì mattina e ha elogiato “l’atmosfera da spogliatoio di calcio” all'interno del Team Europe mentre parlava della sua altra passione: lo shinty.

Lo shinty è uno sport giocato in 12 contro 12, in due tempi da 45 minuti, con una palla e un bastone, il caman, per cui ricorda molto l'hockey su prato.

Dougie, il padre di MacIntyre, è l’allenatore del club professionistico Oban Celtic, una squadra per la quale il numero 55 al mondo ha giocato regolarmente da quando ha ottenuto l'accesso al DP World Tour nel 2019.

MacIntyre però, durante la sua corsa per un posto nella squadra europea di Ryder Cup di Luke Donald, si è auto-imposto di non prendere in mano il caman per scongiurare qualsiasi infortunio, ma ritiene che ci siano molte somiglianze tra i due sport.

“Lo shinty, lo sport che pratico, ha dodici giocatori per squadra, ma è sempre uomo contro uomo. Non è come il calcio dove la squadra ti attacca e hanno un modulo con cui ti attaccano”, la sua dichiarazione.

“Nello shinty è uomo contro uomo, le posizioni fisse, e marchi a uomo, ma si può ovviamente andare in copertura. Mio padre è un allenatore, ma dice sempre 'Se fai bene il tuo lavoro, allora io posso occuparmi del mio. Se fai bene il tuo lavoro, il resto va da sé”.

“È lo stesso nell'aspetto di squadra per il golf. Ho capito che sono parte di una squadra; è sempre uno sport individuale, ma se faccio il mio lavoro, aiuto il resto dei ragazzi. Sto cercando di applicarlo, e sì, lo trovo molto simile agli sport che mi piacciono. La cosa principale è fare bene il tuo lavoro, e questo sarà di aiuto per l'obiettivo principale”.

“Nello shinty, perché è uno sport uomo contro uomo, ovviamente se uno scappa, devi coprirlo, ma la maggior parte delle volte è uno contro uno. Ferma il tuo uomo, e aiuti la squadra”.

MacIntyre apprezza l'atmosfera della squadra durante la settimana della Ryder Cup, ma riconosce che già camminare verso il primo tee come giocatore del Team Europe è incomparabile.

“Ovviamente c'è molto da fare, ma sembra proprio di essere a casa”, ha aggiunto MacIntyre.

“Tutti i ragazzi si sostengono l’un l’altro per un unico obbiettivo, e questo perché, diciamolo piano, il solo obiettivo è vincere la partita, e il solo obiettivo di questa settimana è riconquistare il trofeo”.

“Tutto ciò che abbiamo fatto per il golf scozzese tra i dilettanti è sempre stata roba di squadra: squadre europee, Coppa delle nazioni. Sono andato all’università per un anno e mezzo ed era una squadra”.

“Viaggi come squadra. Tutta la mia vita è una squadra. Non faccio niente senza una squadra dietro di me”.

“Niente mi preparerà per il primo colpo dal tee. Chiaro e semplice. Si tratta di qualcosa di molto più grande di quanto abbia mai fatto prima”.